lunedì 28 aprile 2008

O Lobinho nunca mente



...Che suona più o meno come "Parola di Lupetto".
E' un cortometraggio, di un ragazzo brasiliano: Ian Samarao Brandao Fernandes.
L'ho visto sabato sera al Mass Art College, l'istituto di arte e design di Boston, dove proiettavano i progetti cinematografici di sei studenti brasiliani. Erano molto carini.

Questo è GENIALE.
Guardatevelo, è sottotitolato.

http://www.youtube.com/watch?v=q-DkcsubBBA

sabato 26 aprile 2008

Fine dell'Era Glaciale






Incredibile a dirsi, ma anche a Boston è sbocciata la primavera!!

E la gente sembra impazzita!
Tutti sul Charles e al Boston Common, il parco principale che sta in centro, a correre, prendere il sole, andare il bicicletta o sui rollerblade. Io appartengo all'ultimo gruppo, di quelli con le rotelle ai piedi.
Sul serio, era bellissimo.
E ci sono anche i bambini che giocano a baseball nel parco!! Come nei film!!!

Pacco!!



Eccomi qui, di nuovo oltreoceano a raccontarvi le mie avventure.

La prima, come ben tutti sapete, è stata arrivare fin qui, sulle linee aeree americane, col mio bel paccone 36X33X32 contenente 2Kg (ufficialmente; ufficiosamente 4Kg) di ghiaccio secco e le mie belle provettine contenenti DNA (ufficialmente; ufficiosamente poltiglia crosslinkata di fegato di topo transgenico...da far rabbrividire anche un cacciatore di cuccioli di foca). In realtà non è stato complicato, tutte le hostess e gli steward sono stati comprensivi, la cosa più buffa era la curiosità della gente: in fila a Linate, in mezzo ai professionisti, tutti mi guardavano il pacco (quello di polistirolo), che portavo con fatica, con lo strano simbolo... "aiuto, che sta portando questa?!?". Un tizio (napoletano, chiaramente) me lo ha chiesto, tutto incuriosito, e la gente intorno aguzzava le orecchie. Prima di salire sul volo, dovevo andare assolutamente al bagno (strano, no?), e ho chiesto ad una signora se potevo abbandonarle lì per qualche minuto le mie cose; lei mi guarda, guarda il pacco, mi riguarda, riguarda il pacco e alla fine accetta solo per gentilezza; tirerà un sospiro di sollievo al mio ritorno.

E poi arrivo neglio states: CUSTOM. Mi indirizzano da un ometto che sembra Poncharello dei Chips. Chiama l'amico (che assolutamente non sembrava quel bell'ometto di Jon), e cominciano a tempestarmi di domande: ma cosa sono... ma perchè sono importanti... ma di che animale... di topo?oh che schifo... ma 'sti topi erano malati.... ma tu lavori al Cancer Institute, 'sti topi avevano il cancro.... ma sono infettivi... etc. Alla fine chiedo: volete che apra la scatola? Loro si guardano. Uno dice "mah, se vuoi aprirla tu...." e l'altro "no, beh, se vuoi aprirla tu..." e il primo "no, mah, beh, pensavo fossi tu che volessi aprirla..." e ancora l'altro "no, senti, per me va bene così""ok, anche per me!". E anche loro, tirando un bel sospiro di sollievo, mi lasciano portare le mie sporche provette sul suolo americano.

La prossima volta che non mi lasciano portare le marmellate brasiliane sull'aereo perchè "liquidi", sapete che vi dico, le metto in una bella scatolona di polistirolo, con un bel cartello "materiale pericolosissimo in ghiaccio secco", così sono certa che non mi fanno storie.